La comprensione dell’essenza e dello spirito dell’attività di un Supporters’ Trust(associazione di tifosi) passa attraverso l’assimilazione di quelle che sono le caratteristiche fondanti della particolare struttura associativa e di quelle che sono le finalità che si propone di raggiungere. Elementi che contraddistinguono le associazioni di tifosi da altre operazioni che coinvolgono i supporters ma che non hanno come obbiettivo l’incentivo alla partecipazione attiva e popolare(qui: Le differenze tra partecipazione popolare / azionariato popolare / azionariato diffuso / crowdfunding dei tifosi

Lo scopo sociale è quello di creare una voce rappresentativa della tifoseria per instaurare un dialogo con il club ed essere attivamente coinvolti nei processi decisionali fino ad acquisire una partecipazione diretta con quote societarie, attraverso un’associazione o cooperativa, che, assicurata un’ampia democraticità interna, si fa portavoce degli interessi dei tifosi e svolge un ruolo di controllo su tutti gli aspetti della gestione del club, sebbene senza interferenza sugli aspetti tecnici della squadra(giocatori, allenatori, staff tecnico).

Finalità delle attività associative che derivano da quelle che sono le caratteristiche comuni sviluppate in diversi contesti europei(qui I modelli diffusi in Europa) e emerse come elementi fondanti imprescindibili:

  • Incoraggiare il board dirigente del Club a tener conto degli interessi di tutti i tifosi (sia residenti nei confini nazionali che all’estero) e della comunità locale (imprese locali, residenti, autorità, associazione della società civile, tessuto culturale e scolastico ecc) quando si prendono decisioni che hanno un impatto su di loro 
  • Coinvolgere attivamente e professionalmente tutte le parti interessate su temi legati al club 
  • Agire come mezzo di comunicazione tra i tifosi e la dirigenza del club
  • Incentivare discussioni su tematiche rilevanti da presentare all’attenzione del club(Stadio, Governance, relazioni istituzionali)
  • Collaborare con istituzioni e altre associazioni di tifosi su questioni comuni come prezzi dei biglietti, orari dei match ed ogni aspetto legato al tifoso
  • Salvaguardare e tramandare la storia e la tradizione della società sportiva
  • Promuovere la dimensione e il ruolo sociale dello sport nella comunità di riferimento
  • Partecipare al capitale sociale del club

Leggi anche: Supporters in Campo: la rete italiana dei Supporters’ Trust e Community Club

I principi fondanti

 

Democraticità: i meccanismi interni, certificati dallo statuto dell’associazione/cooperativa, garantiscono la massima democraticità con il principio del ‘una testa un voto’ a prescindere dalla quota di adesione versata che varia da gruppo a gruppo. Questo per consentire la massima accessibilità a tutti i tifosi, per garantire che i soggetti coinvolti nella direzione dell’associazione e nei ruoli di rappresentanza nella società sportiva siano trasversalmente riconosciuti e condivisi con l’intera tifoseria. L’idea di base, come del resto avviene in tutti i contesti europei, è che tutti i tifosi contano allo stesso modo indipendentemente dalla classe sociale e come tali possono accedere a tutti i ruoli di gestione della propria realtà associativa attraverso libere elezioni democratiche. L’associazione di tifosi appartiene alla città tanto quanto un club sportivo, è un contenitore con una propria struttura interna, una sua filosofia di azione e finalità condivise, che consente a tifosi di organizzarsi correttamente per rappresentare in un’unica voce le proprie istanze al club.

Senza democrazia non vi può essere partecipazione popolare, elemento chiave che può favorire un vero processo di responsabilizzazione e di acquisizione di consapevolezza del ruolo importante che si può svolgere nella costruzione di un legame stabile tra club e comunità locale. Senza una reale democrazia viene meno il sano dibattito e confronto di idee della base propedeutico a compiere le scelte migliori e maggiormente condivise. Per questo tutte le forme di ‘partecipazione’ dei tifosi che non prevedono meccanismi inclusivi e democratici non posso dirsi ‘popolari’ ma solo mezzi per cristallizzare i rapporti di forza consentendo a chi ha potere e influenza di continuare ad esercitarli senza confronto.

 

Senza scopo di lucro (no profit):gli eventuali utili realizzati dalle associazioni vengono costantemente reinvestiti o portati a riserva, l’utilizzo e la destinazione di tali fondi è spesso soggetto a votazione, a meno di deleghe particolari a membri del direttivo dell’associazione. Nella prassi standard le quote associative sono accessibili, di entità contenuta(<50 euro) e destinate all’allestimento delle attività associative(assemblee, campagne, meeting ecc..). I fondi per specifiche campagne(acquisizione di quote del club di riferimento, investimento in particolari opere strutturali, forme di sostegno agli investimenti/finanziamenti, iniziative speciali) vengono invece reperiti con iniziative straordinarie ad hoc attraverso raccolte fondi che ricorrono ai mezzi più diversi, spaziando dal semplice contributo volontario fino a campagne di crowdfunding strutturate su piattaforme specializzate(mini bond, equity crowdfunding ecc).

Sebbene le attività sia condotte prevalentemente su base volontaria, nelle realtà associative particolarmente grandi o attive sul territorio, previa approvazione dell’assemblea degli associati, è possibile creare delle figure impiegabili part-time/full time per svolgere mansioni che richiedono impegno costante come ad esempio le attività di segreteria, comunicazione e supporto alle attività dei rappresentanti dei tifosi all’interno dei Consigli di amministrazione dei club di riferimento. Così come è possibile impiegare a tempo determinato professionisti per la realizzazione di specifici progetti funzionali agli scopi associativi finanziando queste attività di lavoro professionale ad esempio, attraverso particolari contratti di sponsorizzazione, o attraverso fondi provenienti da bandi locali e nazionali, pubblici e privati.

 

Indipendenti, di proprietà e gestiti dai tifosi: nascono da una ‘iniziativa ”dal basso” dei tifosi e sono gestiti attivamente dagli stessi attraverso le votazioni, la partecipazione agli eventi e i contributi sia in termini economici sia di idee, proposte e suggerimenti. La natura ‘popolare’ del movimento e l’indipendenza  rispetto al club sono i tratti distintivi della maggioranza delle associazioni di tifosi nate spontaneamente andando a catalizzare un’esigenza condivisa del territorio. La spontaneità delle iniziative è un tratto cruciale nello sviluppo delle associazioni, la motivazione della base del tifosi è fondamentale per la realizzazione di relazioni stabili e costruttive. L’indipendenza ne caratterizza invece l’azione sul campo consentendo all’associazione di svolgere un’opera di critica costruttiva prevenendo fenomeni collusivi con il club. Le iniziative ‘dall’alto’, ovvero promosse dalla società sportiva, nella prassi italiana infatti spesso hanno fallito l’obbiettivo riscuotendo poco consenso(coinvolgendo gli ”amici’ della proprietà, annullando di fatto ogni forma di spirito critico, finendo per annullare l’opportunità di un confronto serio e costruttivo tra base e club) o si sono configurate come mero mezzo di raccolta di risorse economiche, prive di qualsivoglia forma di influenza democratica. Indipendenza che dovrebbe esserci, così come ben evidenziato anche nella prassi delle attività delle associazioni di tifosi a livello europeo, anche nei confronti delle istituzioni pubbliche e negli enti pubblici la cui attività è determinata dall’influenza politica, soggetti che possono essere partner nelle attività associative mantenendo però la giusta distinzione dei ruoli: un’associazione di tifosi deve essere apolitica e rappresentativa di tutta la tifoseria al fine di evitare di essere strumentalizzata per fini che vanno oltre l’interesse specifico per il club e le sue ricadute sul territorio.

 

Focalizzati sulla comunità: l’attività dell’associazione di tifosi non riguarda solo i rapporti con il Club ma si occupa anche di sviluppare una fitta rete di interazione con la comunità di riferimento, facendosi promotore di iniziative volte all’integrazione sociale e alla potenziale creazione di sinergie economiche che valorizzino, sfruttando l’effetto mediatico dei Club, l’economia e le tradizioni locali. L’attività dell’associazione non resta quindi confinata alla proprietà di una parte del proprio club ma si pone come intermediario tra la società sportive e quella civile con l’obbiettivo di valorizzare il tessuto sociale locale attraverso la stretta interazione tra sport e comunità. Scopo di questa attività sul territorio è quella di valorizzare l’apporto sociale che il calcio può dare alla comunità, l’associazione può farsi veicolo e collettore di innumerevoli istanze che provengono dall’amministrazione pubblica, dagli enti del terzo settore, dal tessuto produttivo e commerciale fino a quello educativo cooperando con scuole e università. Ad esempio in Germania, i Fanladen, o in UK, i Supporters’ Trust, sono il naturale strumento con cui federazioni sportive e amministrazione pubblica, locale e nazionale, veicolano politiche attive(attraverso specifiche campagne, eventi e iniziative sul territorio) per sensibilizzare la base su specifiche tematiche di carattere sociale. Attraverso il legame e il lavoro all’interno della comunità l’associazione ha inoltre la possibilità di radicarsi, crescere in termini numerici e i convogliare competenze e passione per ampliare il proprio impatto sul territorio e essere un amplificatore delle attività sociali poste in essere dai diversi soggetti che ruotano nel mondo sportivo.

 

Non esclusivi, giuridicamente riconosciuti e a responsabilità limitata: Le quote di adesione devono essere sostenibili e accessibili a tutti, sono strutturate per consentire l’accesso all’associazione di tifosi a tutti indipendentemente dalla condizione economica del socio, per il quale esistono anche delle agevolazioni in funzione del proprio status sociale. Questo affinché la democraticità sia, oltre che formale, sostanziale, con la reale possibilità di incidere sulle scelte di indirizzo.

Le forme principali che hanno assunto le iniziative dei tifosi sono quelle associazione, cooperativa, fondazione o associazione di promozione sociale organizzate secondo le regole mutuate dal contesto anglosassone(che a sua volta ha preso ispirazione dalla struttura e dal funzionamento delle Eingetragener Verein (EV), associazioni registrate, che controllano i club sportivi tedeschi, che ne fanno il tratto distintivo. La varietà, pur non influendo sull’operatività dei gruppi di tifosi, è dovuta all’assenza nella legislazione italiana di un riconoscimento formale specifico.

 

Responsabili, trasparenti ed aperti. Flessibili abbastanza da poter operare un numero elevato di membri. Potenti abbastanza da influenzare e perfino aiutare la gestione dei club: La continua comunicazione che sviluppano ha come obbiettivo la massima trasparenza nelle attività svolte dall’associazione, sulla gestione dei fondi, per la quale spesso è prevista una rendicontazione mensile consultabile da tutti i soci, e sulle attività svolte in collaborazione tra i membri e il Club di riferimento. Trasparenza e apertura devono garantire che ogni soggetto interessato abbia facile accesso ai documenti e ai rendiconti delle operazioni svolte dall’associazione che è tenuta costantemente ad informare la base.

Le strutture associative, pur nelle diverse forme del contesto italiano, garantiscono il principio della ”porta aperta”, non hanno limiti di presenze(che in alcune forme societarie richiedono la variazione di norme statutarie) e sono flessibili al punto di poter operare anche con un elevato numero di soci grazie ai meccanismi delle deleghe o ai patti parasociali. La vastità del potenziale pubblico raggiungibile, grazie sopratutto allo sviluppo delle interazioni sui social network che consentono un contatto costante tra i membri e che hanno svolto un ruolo propulsivo allo sviluppo delle associazioni di tifosi in Italia, rende estremamente importante l’organizzazione della comunicazione e l’efficienza dei meccanismi di trasparenza.

Indubbiamente il numero elevato di soci può incidere sulla forza con cui le proposte effettuate possano essere prese in considerazione, anche se, è bene ricordarlo, piccoli gruppi con grandi idee e proposte riescono a fare la differenza, il successo di un’associazione di tifosi in larga parte deriva dall’attività dei suoi membri. Un’associazione attivamente coinvolta nelle attività della società può mettere a disposizione i propri volontari a servizio del club per le più diverse attività, andando a valorizzare l’impatto positivo della comunità nei confronti della realtà sportiva. Sopratutto in realtà di dimensioni più piccole l’attività di volontariato delle associazione può essere positivamente canalizzata nel recupero e ammodernamento degli impianto sportivi e supporto all’attività dei settori giovanili.

 

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