Atletico San Lorenzo, lettera aperta della squadra di calcio maschile alle tifose e ai tifosi rossoblù

Domenica 6 ottobre alle ore 15.00 al Campo Pro Roma l’esordio in campionato del calcio maschile. La squadra più “antica” dell’Atletico San Lorenzo ai nastri di partenza del settimo campionato della sua storia. La lettera dei giocatori alle tifose e ai tifosi.

Ormai l’attesa è grande, per il settimo anno di fila siamo qui, pronti, ai nostri posti. La nostra compagine esordisce nuovamente sul palcoscenico dei campionati dilettanti con la pretesa, ancora e per sempre, di essere differenti, di portare in alto i nostri vessilli e i valori della nostra amata società e di competere al massimo, con rabbia e con amore con tutti e contro tutti… questo sia chiaro.

Per settimane, da maggio ormai, abbiamo vagato in serate continuamente libere in compagnia di persone a cui forse durante la stagione non dedichiamo il giusto tempo e in vacanze più o meno rigeneratrici. Qualcosa ci mancava, vivevamo a scartamento ridotto. Ci mancava l’aria, ci mancava la sacralità dello spogliatoio, ci mancava il duello, ci mancava lo scontro, la gioia e la sofferenza di correre e rincorrere il nostro sogno. Ci mancava l’aria. Si ricomincia, finalmente, da domenica pomeriggio a respirare nuovamente. Si ricomincia finalmente a vivere.

Soprattutto ci mancava l’essere parte di una grande famiglia, di un qualcosa che andasse a completare il nostro essere.

Lo sport figlio del popolo ha bisogno di tutto il nostro e vostro entusiasmo: che si canti all’unisono, che riecheggi l’amore, che i nostri spiriti ribelli possano vibrare nuovamente insieme con insensata gioia e con quella goliardia che ci portiamo dentro. Che vinca ancora il nostro modo di essere altro, di esistere e di resistere.

Resistere è la parola, resistere alle tentazioni di mollare, di abbandonare tutto e di tornare ad essere schiavi di chi decide per te, resistere da chi continuamente ci divide tra bravi e scarsi, tra bianchi e neri, tra buoni e cattivi.

Resistiamo e ci alleniamo con l’intenzione di non darla vinta a chi ci vuol vedere a terra sconfitti, non solo sul campo, ma sconfitti anche nella tua voglia di essere diversi.

No, questo è un no netto e deciso, indietro non si torna. Sarà difficile, sarà più difficile, ma se ci crediamo saremmo solo noi a gioirne, non avremo padrini né padroni con cui condividere questo sogno.

Noi siamo la nostra famiglia.

Se oggi scendiamo in campo, lo dobbiamo a tutti voi, alle vostre coraggiose scelte, alle vostre amorevoli e assonnate trasferte, alle cure, e perché no anche alle incomprensioni che si creano.

Perché senza contraddizioni nulla si muove, ci diceva qualcuno più grande di noi.

Noi amiamo questo sport, amiamo il calcio, ma amiamo di più voi, perché ci date un motivo per vincere.

Perché i vostri sorrisi, quelli dei vostri bimbi e delle vostre bimbe, sono la cosa più bella: sono i nostri sorrisi. Perché noi siamo voi, voi siete noi. E tutti e tutte unite siamo l’Atletico San Lorenzo e tutte e tutti uniti famo paura.

Non è retorica, è voglia di gridarvelo, di scriverlo in modo che non possa essere mai cancellato.

Ci si vede domenica, senza legge né padroni, per conquistare, insieme, con la rabbia e con l’onore, la gloria.

da: atleticosanlorenzo.it

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