Lo scorso novembre è partito il progetto pioneristico lanciato dal FC St. Pauli per la creazione di una cooperativa legata al club con lo scopo di rilevare la maggioranza delle quote della società proprietaria dello stadio Millerntor e abbattere il debito residuo di circa 15 milioni contratto per i vari step del riammodernamento dell’impianto realizzati tra il 2006 e il 2013.

A distanza di qualche mese la nuova cooperativa, Football Cooperative St. Pauli von 2024 eG, ha raccolto quasi 20 milioni di euro da parte di quasi 16000 associati. Il target finale è 30 milioni che saranno usati per acquistare la maggioranza della società proprietaria dell’impianto e investire le rimanenti risorse nello sviluppo futuro dello stadio. Abbattendo il debito il club può liberare risorse per lo sviluppo dell’associazione sportiva e per migliorare il settore giovanile e lo sport di base.

La cooperativa è un’entità formalmente separata dall’associazione sportiva FC St. Pauli e.V. ma sarà strettamente legata al club in virtù del fatto che sarà partecipata prevalentemente dagli stessi membri del St. Pauli, e, anche se l’adesione alla Football Cooperative St. Pauli von 2024 eG è aperta a chiunque, anche se non membro della e.V., il legame stretto con il club sarà garantito dallo statuto della cooperativa che fissa numerosi paletti alle possibili scelte future dei soci. Gli statuti della cooperativa impediranno anche che questa possa interferire nelle operazioni del club o prenda decisioni che potrebbero danneggiarlo, come anche nell’ipotesi di vendita dello stadio a un soggetto terzo nel futuro il club avrebbe l’ultima parola.

L’assemblea generale è l’organo più importante della cooperativa ed è composta dai soci della cooperativa(4 membri a titolo volontario storici tifosi del club). L’assemblea è responsabile delle decisioni più importanti. La cooperativa è gestita dal consiglio, che a sua volta viene eletto dall’assemblea generale. Il consiglio gestisce tutte le attività della cooperativa. La gestione è monitorata dal consiglio di sorveglianza(sei membri volontari storici tifosi del club). che deve garantire l’ordine giuridico e finanziario della cooperativa.

La scelta della cooperativa quindi coniuga tutta una serie di principi cardine dell’operatività di un club appartenente alla propria comunità: evitare investitori esterni orientati al profitto rispetto al primario obbiettivo del club della promozione sportiva e sociale; ridurre sensibilmente la dipendenza dalle banche e gli interessi passivi derivanti dal ricorso al debito; coinvolgere attivamente la cittadinanza nella definizione delle strategie di utilizzo dell’impianto; rendere lo stadio sempre più vivo e al centro della comunità; coinvolgere attivamente i cittadini nello sviluppo sul lungo termine della propria realtà sportiva.

Il costo di adesione alla cooperativa è di 850 euro per quota sottoscritta, 750 per l’adesione e 100 per costi di amministrazione, non ci sono limiti all’acquisto di quote del singolo, se non la chiusura del target dei 30 milioni, ma ciascuno avrà solo un voto all’interno dell’assemblea generale. E’ indicata la possibilità di un rendimento compreso tra dell’1-3% annuo ma la distribuzione sarà decisa anno per anno dall’assemblea della cooperativa. Sebbene possa configurarsi come ‘investimento’ probabilmente gli eventuali utili(affitto dello stadio al FC St. Pauli e eventuali incassi per eventi nello stadio) saranno reinvestiti per lo sviluppo del club, per investimenti strutturali futuri o per realizzare iniziative a beneficio della comunità locale. Le quote sono rivendibili sono al prezzo di acquisto e ciò eviterà intenti speculativi.

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