Il contributo attivo che possono dare i tifosi, se adeguatamente coinvolti nella definizione delle strategie di engagement delle società sportive, è spesso ignorato dalle realtà calcistiche italiane ma rappresenta un valore aggiunto sempre più crescente nei contesti europei che hanno compreso che alla base del business sportivo ci sono i ‘’consumatori’’ finali, ovvero i tifosi. In un contesto dove le forme di intrattenimento crescono in forma esponenziale e creano forme di concorrenza sempre maggiori, in cui lo sport deve competere mettendo in campo le iniziative più disparate e varie, l’importanza di avere feedback dai diretti interessati diventa un processo fondamentale per definire le proprie strategie affinché siano il più possibile impattanti in termini sociali e economici. Coinvolgere quindi in maniera attiva i tifosi, non solo attraverso sondaggi passivi, ma attraverso dei tavoli tematici permanenti di confronto che mettano gli addetti ai lavori in contatto costante con la base del tifo rappresenta un’attività per il club dai costi molto ridotti e dal potenziale ritorno estremamente rilevante.

In tal senso le associazioni di tifosi che si propongono di avere voce nella governance del proprio club sportivo possono rappresentare un laboratorio di confronto permanente della base capace di elaborare proposte  e idee, a costo zero per le società sportive, in grado di dare un contributo importante ai propri club in quanto i tifosi sono i diretti destinatari di queste politiche, conoscono il territorio, tradizioni e storia delle squadre molto meglio di un qualsiasi esperto di marketing dal curriculum di 100 pagine con master a Harvard o al Mit ma che non hai mai messo piede nella città…

In questo senso evidenziamo un’altra interessante iniziativa messa in campo dall’AFC Wimbledon che sempre più caratterizza la vocazione verso la comunità del club londinese da anni fonte di ispirazione per le tante attività messe in campo per sviluppare un legame sempre maggiore con la propria base e per aumentare le relazioni bilaterali con la propria tifoseria(iniziative, tipo il BusinessClub, che so per certo replicate, purtroppo male o non cogliendo al meglio le potenzialità, da qualche club di Roma che conosco molto bene…).

Il Community Club dei Dons in questi giorni stanno dando il via al Fans Focus Group che a regime vedrà 15 supporters del club gialloblu confrontarsi permanentemente con i responsabili di diverse aree commerciali e sociali dell’AFC Wimbledon per raccogliere idee e proposte su diversi temi rilevanti che impattano sui tifosi. In particolare saranno coinvolti nella definizione delle strategie societarie in materia di:

  • Esperienza del matchday(biglietti, abbonamenti, sicurezza e gestione dei tifosi nello stadio e nelle trasferte ecc…)
  • Contenuti del sito web
  • Contenuti dei social media
  • Eventi extra campo di cui i tifosi vorrebbero essere coinvolti o vedere realizzati da parte del club
  • Imput dalla base sulla definizione delle strategie coinvolgimento della comunità locale, di inclusione e promozione della partecipazione delle donne e dei giovani all’interno delle attività del club e di promozione e tutela delle diversità

I feedback e le proposte, inoltre, non si limiteranno solo a questi temi ma nel corso del confronto periodico saranno arricchite e ampliate a seconda delle idee che emergeranno dal tavolo di lavoro. Coinvolgere attivamente in questo modo i tifosi favorisce inoltre un processo di responsabilizzazione e di presa di coscienza di essere parte integrante di un progetto sportivo e sociale, ne aumenta la partecipazione e la volontà di spendersi per una causa comune.

Come evidente, nella maggior parte delle aree di coinvolgimento proposte dalla società londinese la conoscenza del contesto sociale e del territorio(chi meglio di chi ci vive e vive la realtà sportiva?) è l’elemento più rilevante rispetto alle sterili e senza anima teorie e strategie di marketing dei libri universitari dell’ennesimo esperto americano che non ha mai visto una partita di pallone.

La storia del club di proprietà e gestito dai tifosi

La storia del AFC Wimbledon è una delle più insolite e affascinanti nel mondo del calcio. Il club è stato fondato nel 2002 da un gruppo di tifosi del vecchio Wimbledon FC, che era stato trasferito a Milton Keynes e ribattezzato MK Dons. I tifosi del Wimbledon originale, che avevano seguito il club per decenni, erano amareggiati dalla decisione di trasferire la squadra in un’altra città e cambiarne il nome.

Così, un gruppo di tifosi ha deciso di fondare una nuova squadra di calcio, chiamata AFC Wimbledon, con l’obiettivo di farla risorgere dalle ceneri del vecchio club. La nuova squadra è stata ammessa nella Combined Counties League, una lega regionale inglese, e ha iniziato la sua attività nel 2002.

Il successo dell’AFC Wimbledon non è stato solo sul campo, ma anche fuori dal campo. Il club è stato gestito in modo cooperativo dai tifosi fin dalla sua fondazione, il che significa che i tifosi hanno un ruolo attivo nella gestione del club e nel prendere decisioni importanti. Questo modello di gestione cooperativo è raro nel mondo del calcio professionistico e ha fatto dell’AFC Wimbledon un esempio per molti altri club.

In sintesi, la storia dell’AFC Wimbledon è quella di una squadra di calcio nata dall’amore dei tifosi per il proprio club, che ha superato molte difficoltà per raggiungere il successo sul campo e diventare un modello di gestione cooperativo per il calcio inglese e internazionale.

Per approfondire la loro storia:

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