Tra i tifosi vip dell’Inter, come periodicamente accade, si parla di nuovo di azionariato popolare/diffuso e altre incorrettezze simili associando l’iniziativa, che almeno nell’ideale è lodevole e meritevole di essere discussa, dell’Interspac: un’associazione di ”finanziatori” interisti guidata da Carlo Cottarelli, al modello vincente del Bayern Monaco e in generale alla struttura di gestione dello sport in Germania.

L’intervista rilasciata dal promotore di Interspac, purtroppo è piena di inesattezze a partire dal numero di associati al Bayern che ha superato i 300000 soci… ma soprattutto nella comprensione di quella che è la partecipazione popolare nello sport, ci dà l’occasione per sottolineare di nuovo quelle che sono le peculiarità del modello tedesco e per fare, nel nostro piccolo, un minimo di chiarezza nella confusione che queste uscite creano nella percezione dei tifosi sul modello di gestione delle società sportive in Germania. Caos che spesso contribuisce a rendere ancora più difficile la diffusione delle buone pratiche che si sono sviluppate in Italia(qui e qui approfondimento).

Il modello tedesco è basato sull’associazionismo che ha le sue radici profonde nel percorso storico di emersione delle società sportive in Germania(qui un approfondimento). Tutte le società sportive hanno forma giuridica di associazioni di persone: i club sono associazioni democratiche gestite dagli associati e vengono inserite nei registri ufficiali, rendendole ufficialmente associazioni registrate – o “Eingetragener Verein“, abbreviato in “e. V. “, lettere che compaiono oggi nei nomi completi della maggior parte delle squadre di calcio tedesche(qui un approfondimento). Questa è la forma standard, le realtà sportive(che comprendono le più diverse discipline) sono quindi guidate dall’associazione che coordina i gruppi sportivi che ne fanno parte attraverso l’assemblea degli associati.

A questa norma esiste una deroga: il 50+1, introdotta per consentire una ristretta possibilità di investimenti esterni che però non possono superare il 49% delle quote della divisione calcistica che viene scorporata dall’associazione madre. In questo ambito rientra il Bayern: il club calcistico è stato scorporato dalla polisportiva guidata dalla Bayern München e.V.(associazione sportiva di persone) che però continua  a detenere il 75% della divisione calcio Bayern München AG, con Audi, Allianz e Adidas con pari quota all’8,33% ciascuno, e ad esercitare attraverso l’assemblea degli associati il controllo sulla gestione della società bavarese. Nulla a che vedere quindi con i concetti di azionariato popolare/diffuso menzionati dall’Interspac.

Di positivo c’è che si inizi a riconoscere l’impatto positivo che il modello tedesco ha nel calcio e nello sport in generale, ma farlo con approssimazione non aiuta il tifoso a comprendere la reale natura della struttura associativa delle società sportive in Germania, alimentando la confusione che gira da anni attorno a questa soluzione, e soprattutto manca ogni riferimento a tutto quello che c’è dietro a tale modello: partecipazione attiva e coinvolgimento a tutti i livelli, compreso quello sportivo. Va inoltre sottolineato che realizzare un modello di partecipazione valido e effettivo è un compito complesso, che richiede tempo, organizzazione e una visione chiara da parte dei promotori (Costruire partecipazione attraverso un’associazione di tifosi), magari prendendo ispirazione da quanto fatto in Italia in numerosi contesti di diversa grandezza. Non va infine tralasciato il fondamentale supporto da parte delle istituzioni sia governative che sportive che in Germania hanno tutelato la componente popolare dello sport e accompagnato nella sua crescita le associazioni sportive di ogni disciplina e categoria.

Di seguito alcuni approfondimenti sul modello tedesco

Qui il percorso italiano:

LINK: Supporters in Campo, la rete italiana dei tifosi raccontato anche in un articolo del libro ‘Visioni di Gioco. Calcio e società da una prospettiva interdisciplinare’  realizzato nell’ambito del progetto di studio del calcio a 360° promosso dal Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) ”Umanità nel pallone. Ricerche, saggi e inchieste (ma non solo…) sul mondo del football in Italia (ma non solo…)”

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